La metropolitana è il luogo più bello di New York.
Democratico. Politicamente corretto. Ecologico. Multiculturale.
Un'unica classe sociale: quella della gente.
Tutti hanno le cuffiette in metropolitana: collegate all'I-Pod, al telefonino, al lettore cd, al walk-man...
Tutti hanno scarpe basse e comode in metropolitana: quando scendi non sei mai arrivato, devi ancora camminare, camminare...
Tutti leggono in metropolitana: libri, riviste, quotidiani, free press, fumetti, sms, I-Pad...
Tutti giocano elettronici in metropolitana.
Noi no.
Guardavamo la gente.
Un ragazzo dai colori jamaicani entra con la sua musica nelle orecchie, balla e canta. Non si ferma.
Gli operai della manutenzione della metro sono sempre i nostri Village People.
Un ragazzo scrive sul suo braccio.
Un ballerino di danza classica fa i pliè alla sbarra.
Una drag queen totally pink sceglie le sue ciglia dalla scatola di tabacco.
Un gruppo di amici svestiti e travestiti passano da un treno all'altro alla ricerca della direzione giusta.
Un black man in piedi racconta ad alta voce la sua storia, poi si siede in silenzio. Lo fa ogni giorno.
Ognuno si veste come vuole: tutti sembrano usciti da una serie televisiva, da un film di Tarantino o di Woody Hallen, dagli anni sessanta ad oggi. Tutti hanno una bella faccia, una bella espressione, una bella capigliatura, un bel vestito.
La gente è la cosa più bella di New York.
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